Un ferroviere verso le 19 del 30 marzo 2004, alla stazione ***, contravvenendo al regolamento e al buon senso, decise di portarsi in cabina un pacco da consegnare a una persona a lui sconosciuta alla stazione di **. Dentro quel pacco c'era un documentario dal titolo "i malestanti" che doveva essere proiettato grazie e per Documè. Il ferroviere sovversivo concluse la sua missione e quella sera un po' di persone ebbero l'opportunità di vedere un documentario che non avrebbero più rivisto da nessuna parte. Niente dvd, ne tv, ne distribuzione online. Ma cosa poteva fregare a quel ferroviere ? Eppure l'ha fatto.
Le tue parole secche e definitive, mi hanno smosso un sacco di cose e fra queste è ritornata fuori la storia del ferroviere.
Docum(è) questo. L'impossibile che diventa possibile.
L'aria amara è dappertutto purtroppo, ci attanaglia e soffoca il desiderio.
Ma certo non possono essere 4 *** che possono affossare tutto quello che la vostra esperienza ha dimostrato di poter fare.
Non ho voglia di scrivere epitaffi, penso invece sia necessario trovare altre strade.
In tutti questi anni quante realtà avete coinvolto? Quanti autori avete distribuito? Quanta gente è venuta alle vostre proiezioni? Quanti iscritti ci sono nella vostra mailing list?
Lanciate una sottoscrizione, un tot di euri a testa per sostenere questo progetto e intanto farlo respirare e vivere.
Chiedi agli autori di poter fare proiezioni con i loro lavori per far cassa. Noi ci stiamo.
La chiarezza delle tue parole, comunque, smuoverà le cose.
Non so butto lì cose a caso, ma io penso che Documé sia necessario.
Bravi per quello che avete fatto e per quello che avete scritto.
E' morto Documé. Viva Documé.
Un abbraccio fraterno
Luca