sabato 18 settembre 2010

cittadini di un paese spaesato

Caro Giuliano,
cari amici di Documè,
non ho parole e spero ancora sia uno scherzo. Invece di rafforzare e storicizzare una esperienza fondamentale per la diffusione di un cinema spesso invisibile, citata in tutta Italia come momento di "speranza distributiva", Documè si deve fermare. Ma come, a Torino non era appena nata la Casa del Documentario? Lo iato fra le "esigenze" della politica e i valori della cultura sembra ormai agghiacciante. Sono con voi e spero davvero che questa esperienza cinematografica, ma anche civile, culturale ed estetica  possa continuare a vivere per illuminare ancora i nostri sguardi di "inutili" film sperimentali, spiazzanti sguardi documentari e dibattiti sul nostro, sempre più precario, essere cittadini di questo paese spaesato.
Vi abbraccio, forte.
Marco Bertozzi
Professore di Cinema documentario e sperimentale
Facoltà di Design e Arti - Università IUAV
VENEZIA

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