sabato 18 settembre 2010

le parole sono gratis

Carissimo Giuliano,
le parole sono gratis, soprattutto quando sono inutili e tardive come quelle che ti sto scrivendo, ma non posso non esprimerti da un lato la mia affettuosa solidarietà, dall'altro il mio sdegno per quanto sta succedendo alla tua associazione, di cui, pur non avendo frequentato le iniziative proposte con la frequenza che avrebbero meritato, ho fin dal primo contatto apprezzato il mix felice di passione e ragione: un grande amore per ogni tema trattato, abbinato a realismo e concretezza. Evidentemente non è bastato, evidentemente, nell'italia della cricca e dei tagli alla cultura e all'istruzione per consentire gli acquisti di appartamenti all'insaputa dei beneficiari, chi lavora seriamente è un corpo estraneo, un pericolo, un elemento di instabilità rispetto all'aureo equilibrio del malaffare.

Mi sento in colpa. Come probabilmente molti altri, vi ho "dati per scontati": non ho percepito fino in fondo la precarietà della vostra situazione, anche se  avevamo qualche volta chiacchierato dei ritardi nell'erogazione dei fondi, e dell'opinabilità delle scelte sui finanziamenti ai progetti. Avevate bisogno di un supporto più militante (una brutta parola, ormai...) che non vi abbiamo dato. Lo so che è tardi, ma se c'è da testimoniare il sostegno per tentare di recuperare una situazione apparentemente già compromessa, attraverso una raccolta di firme, o di fondi, o un sit in o qualsiasi altra testimonianza anche rumorosa, conta su di me.

A presto
gianni

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