sabato 18 settembre 2010

so benissimo di cosa parlate


gentili responsabili di Documè,
ho appena finito di leggere sul sito di Repubblica Torino l'articolo che riguarda la vostra vicenda, ho anche dato una scorsa al comunicato che compare sul vostro sito.
io dirigo un'associazione, **, che si occupa d'altro rispetto a voi, ma le affinità ci sono, direi, nell'approccio e nei problemi oggettivi da affrontare, voi da sette anni, noi da undici e passa..
so benissimo di cosa parlate, anche noi 'vantiamo' crediti dalla Regione Piemonte, sia pure cifre molto inferiori (evidente come un'attività come la vostra richieda investimenti cospicui, mentre noi possiamo fare abbastanza con molto meno) e addirittura per quest'anno si paventa un black-out, nonostante alcune iniziative contenute nel programma presentato in Regione siano già state realizzate, e impegni per quelle ancora da fare siano già stati presi..
c'è poco da fare, ahimè! quello che dite è purtroppo vero: soldi a palate al *** e ad altre iniziative del tutto effimere (**) senza un vero disegno, un progetto veramente culturale, nel senso più autentico del termine (quello che da noi si è smarrito da un pezzo).
che dire? vi esprimo la mia solidarietà, per quel che può servire, e vi auguro che questo articolo susciti qualche reazione, sia cioè un sasso nello stagno della situazione italiana attuale, per quanto riguarda la cultura e non soltanto.
cordialmente,
Carlo

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