sabato 18 settembre 2010

flebo e chinotti

Caro Giuliano,
mi dispiace molto che le pieghe del sistema politico abbiano infine piegato un'iniziativa vitale e desueta come la vostra. Fatto è che se uno va in ospedale, viene curato nel modo in cui vogliono i responsabili di quell'ospedale, che non obbligheranno a comprare dei chinotti, ma sulla scelta delle flebo non si discute. Chi vuole usare farmaci differenti non può chiederli a quella struttura. Purtroppo chi detiene il potere decisionale su quale tipo di cultura appoggiare ha tutto l'interesse a somministrare birre e cioccolatini, perchè l'alcol stordisce e il cioccolato è un ottimo antidepressivo; la maggior parte delle volte ci riesce, ogni tanto no. Cosa fare quindi? Sarebbe bello costruire ospedali diversi, ma questo ha un costo, e non solo in termini monetari. Insomma è un gran casino... Mi verrebbe da suggerirti di cercare una via esterna a quella istituzionale, se queste sono le istituzioni - io penso che esistano molti autori/produttori/esercenti che come te ne hanno abbastanza di tutto ciò - ma immagino che nell'arco di sette lunghi anni le abbiate tentate tutte, o sicuramente più di quanto si possa suggerire in sette brevi righe.
Non resta quindi che ringraziarti e farti i miei più sinceri auguri per ciò che vorrai intraprendere.
Antonio Morabito

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