Caro Giuliano e amici di Documè
ho letto con un brivido di amarezza e rabbia la vostra lettera. Condivido pienamente la vostra analisi della vergognosa situazione attuale e purtroppo capisco le ragioni della rinuncia. Ogni giorno come documentarista e organizzatore da sette anni di una rassegna di documentari vivo le frustrazioni che voi ben sottolineate. In un momento in cui il documentario sembra vivere una appassionante stagione di rinnovato interesse è veramente assurdo che l'enorme lavoro che avete fatto vada perduto. Documè è un fondamentale punto di riferimento culturale.
Vi esprimo tutta la mia solidarietà e amicizia, anche da parte dell'Ufficio Cinema del Comune di Ravenna.
Fabrizio Varesco
Varesco Prod
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